Incantevoli paesaggi e colline verdeggianti rendono l’Umbria polmone verde d’Italia e meta di un turismo più calmo e rilassato; ottima idea per rifugiarsi in un tranquillo ambiente, tra invitanti agriturismi e mete naturalistiche come il Lago Trasimeno e le Cascate delle Marmore. Almeno una volta nella vita bisogna lasciarsi gli impegni alle spalle e arrivare qui, per scoprire i numerosi piccoli borghi disseminati nel paesaggio e camminare, tra terra e cielo, attraverso la storia: Perugia, Montone, Castelluccio di Norcia, Assisi e Gubbio.
In provincia di Perugia, circondata da un paesaggio di colli boscosi, sorge la cittadina medioevale di Gubbio, ricca di tesori artistici e naturali. Adagiata sulle pendici del monte Ingino, noto come “la città dei Ceri” (simbolo della Regione Umbria) è uno dei centri più importanti dell’Umbria, famosa per la sua notevole ricchezza artistica e per la sua antica tradizione ceramistica. Città dalle origini antiche, si presenta agli occhi dei visitatori meravigliosamente conservata e ricca di monumenti che testimoniano il suo glorioso passato. Architettonicamente rappresenta tuttora il capolavoro della civiltà medievale. Testimoniano le sue origini antiche sia le Tavole Eugubine, sette tavole bronzee incise in lingua umbra tra la fine del II e il I secolo a. C., conservate presso il museo Civico, sia del teatro romano situato fuori le mura della città. Tra i vari beni architettonici c’è il Palazzo dei Consoli, che ospita il museo archeologico e la pinacoteca; il Palazzo del Bargello con la famosa fontana; e ancora: la chiesa e il Convento di Sant’Agostino, che custodisce gli affreschi del Nelli, la chiesa e il Convento di San Francesco e la chiesa di San Giovanni, caratterizzata dalla facciata e dal campanile in stile romanico. Da non dimenticare è anche una visita alla Basilica di Sant’Ubaldo, situata sulla cima del monte Ingino, con i suoi affreschi del XVI-XVIII secolo raffiguranti vari temi biblici. Infine per gli amanti della natura, oltre all’area naturale del Parco del Monte Cucco, Gubbio offre la suggestiva Gola del Bottaccione.
Il “Quinto quarto” è un evento tenutosi a Gubbio nel mese di novembre, volto a scoprire e a valorizzare il vitellone bianco dell’Appennino centrale, una delle eccellenze alimentari regionali.
L’evento è stato finanziato dal Gal-Gruppo Azione Locale della Media Valle del Tevere e dal Gal dell’Alta Umbria, ed è nato dalla collaborazione di Epta, Confcommercio e Cia (Confederazione Italiana Agricoltori dell’Umbria), per una tre giorni all’insegna della tradizione e del rinnovato gusto per le eccellenze territoriali.
Il nome “Quinto Quarto” si riferisce alla parte “povera” (fegato, trippa, lampredotto, etc.) del vitellone bianco, ovvero quella rimanente dopo i due quarti anteriori e posteriori ed anche quella meno pregiata e meno costosa. Uno degli obiettivi a lungo termine della manifestazione, è di valorizzare tutti i tagli di carne creando consapevolezza dell’esistenza di parti diverse da quelle normalmente consumate ma dal sapore ugualmente caratteristico. “Quinto Quarto” ha proposto anche due convegni: uno sulle produzioni zootecniche certificate (opportunità ed adempimenti nella Programmazione Comunitaria 2014-2020), con l’obiettivo di stimolare l’adesione degli allevatori a sistemi di qualità certificata e l’altro dal titolo “Carni e buoi dei paesi tuoi”, per rivalutare le produzioni locali di qualità.
Alla periferia meridionale di Città di Castello si trovano gli ex seccatoi del tabacco, ora complesso museale. Nel 1978 furono concessi in uso ad Alberto Burri (Città di Castello 1915 – Nizza 1995). I vasti capannoni, completamente tinti di nero per volontà dell’artista, contengono 128 grandi opere da lui realizzate tra il 1974 e il 1993, tra cui i “ cicli del Viaggio” e “Rosso e Nero”.
Sempre a Città di Castello troviamo la storica Tipografia che si distinse subito per le notevoli capacità e per la produzione di libri e pubblicazioni di pregio che ne decretarono il successo tanto che numerose furono le commesse anche dalle città vicine. La bottega prende il nome di GRIFANI – DONATI. Giovanni Ottaviani, l’ attuale titolare insieme alla moglie Adriana, hanno continuato la tradizione di famiglia aggiungendo alla produzione tipografica e calcografica la Litografia, esclusivamente su pietra e la rilegatura ed il restauro dei libri. Oggi si realizzano, con le tecniche tradizionali e le dotazioni d’ epoca (Torchio tipografico Elia Dell’ Orto 1864, Torchio calcografico Paolini 1960 …) litografie, calcografie, manifesti, carte intestate, biglietti da visita partecipazioni nuziali, ex libris.
Giungiamo a Montone, cittadina che si fregia del titolo di Borgo dell’anno, fu storico feudo dei Fortebracci, alla cui famiglia appartenne il celebre condottiero Braccio da Montone. Integro nell’organizzazione spaziale medioevale, il paese è circondato dalla cinta muraria nella quale si aprono tre porte che corrispondono ai rioni nei quali era articolato il governo del castello.
E dopo tanto girovagare è ora di fermarsi un attimo e riposare…
A pochi km da Gubbio, Villa Dama si affaccia da una collina di 680 mt fra campi coltivati, boschi e sentieri naturali, in un luogo dove regnano un’atmosfera ed un silenzio dimenticati. Meta ideale per rilassarsi in coppia, con amici o in famiglia, l’agriturismo è una vecchia dimora contadina sapientemente ristrutturata, al centro di un’ azienda agraria biologica di 150 ettari, ai piedi del Monte Cucco.
La villa centrale, vecchia casa di campagna della famiglia, era un luogo dove rilassarsi in piscina, invitare amici, trascorrere il tempo lontani dal caos della vita di città. Nel 1994 ebbe inizio l’esperienza di agriturismo e da allora molte altre famiglie sono state accolte, nell’atmosfera semplice e cordiale della conduzione familiare.
Antonio Vanzillotta